Perché nasce questa policy?
«Diritto fondamentale dei tesserati è quello di essere trattati con rispetto e dignità, nonché di
essere tutelati da ogni forma di abuso, molestia, violenza di genere e ogni altra condizione di
discriminazione, prevista dal decreto legislativo 11 aprile 2006, n. 198, indipendentemente da
etnia, convinzioni personali, disabilità, età, identità di genere, orientamento sessuale, lingua,
opinione politica, religione, condizione patrimoniale, di nascita, fisica, intellettiva, relazionale o
sportiva.
Il diritto alla salute e al benessere psico-fisico dei tesserati costituisce un valore assolutamente
prevalente anche rispetto al risultato sportivo.
Chiunque partecipi con qualsiasi funzione o titolo all’attività sportiva è tenuto a rispettare i
predetti diritti dei tesserati».
Secondo i dati di ricerca emersi dal progetto “Cases” (Child Abuse in Sport: European Statistics,2021),
che indaga la prevalenza e le caratteristiche della violenza interpersonale contro i bambini dentro e
fuori dallo sport in sei paesi europei, il 75% degli atleti interpellati riferisce di aver subito una forma
di violenza psicologica durante la sua pratica sportiva nell’infanzia.
Le azioni in ambito UISP
1) ha adottato nel 2012 una Policy UISP per la tutela dei minorenni nello sport;
2) svolge azioni di sensibilizzazione a partire dalle Unità Didattiche di Base, obbligatorie per tutti i
percorsi formativi associativi;
3) aderisce al “Manifesto 10 in condotta” di Save the Children, percorso centrale per la protezione
dell’infanzia e dell’adolescenza e nella promozione dei diritti di bambine/bambini e adolescenti;
4) partecipa attivamente al nucleo operativo per la guida del processo di promozione di una policy
per la tutela dei minori nel mondo dello sport, istituito dal Dipartimento per lo Sport della
Presidenza del Consiglio dei ministri, insieme all’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza,
con il progetto “Battiamo il silenzio”.
5) ha costituito, nel 2020, l’“Osservatorio Nazionale contro le discriminazioni nello sport – Mauro
Valeri”, insieme ad UNAR – Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali della Presidenza del
Consiglio dei ministri e Lunaria Aps, che ha recentemente presentato il Rapporto pilota “Le
discriminazioni nel mondo dello sport”;
6) ha elaborato nel 1985, e successivamente aggiornato, la “Carta europea dei diritti delle donne
nello sport”. La Carta, proposta dall’UISP, venne trasformata dal Parlamento Europeo nella
Risoluzione delle Donne nello Sport nel 1987 (doc. A 2-32/87/riv.). Nel 2014 la Camera dei
deputati approvò una mozione che accolse i principi contenuti nella Carta per la promozione
della parità di genere nella pratica sportiva, impegnando il Governo a recepirne gli indirizzi
nell’ordinamento italiano. Diverse Regioni, Comuni e Province hanno aderito alla Carta, mettendo
in atto azioni e progettualità per promuovere pari opportunità.
Il quadro normativo
1) l’esigenza di tutelare i minori e di rilevare e prevenire eventuali molestie, violenze di genere e
condizioni di discriminazione previste dal codice delle pari opportunità tra uomo e donna viene
affermata all’art. 8 della Legge 8 agosto 2019, n. 86, recante RIFORMA DELLO SPORT;
2) tali principi vengono attuati attraverso:
l’art. 16 del DLgs 39/2021, ai sensi del quale «Le Federazioni sportive nazionali, le Discipline
sportive associate, gli Enti di promozione sportiva e le Associazioni benemerite, sentito il
parere del CONI, devono redigere, entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore del presente
decreto, le linee guida per la predisposizione dei modelli organizzativi e di controllo
dell’attività sportiva e dei codici di condotta a tutela dei minori e per la prevenzione delle
molestie, della violenza di genere e di ogni altra condizione di discriminazione prevista dal
decreto legislativo 11 aprile 2006, n. 198 o per ragioni di etnia, religione, convinzioni personali,
disabilità, età o orientamento sessuale. Le linee guida vengono elaborate con validità
quadriennale sulla base delle caratteristiche delle diverse Associazioni e delle Società sportive
e delle persone tesserate»;
l’art. 33 DLgs 36/2021 ai sensi del quale «con DPCM o dell’Autorità politica da esso delegata
in materia di sport, da adottarsi (…) entro 12 mesi dall’entrata in vigore del presente decreto
(…) sono introdotte disposizioni specifiche a tutela della salute e della sicurezza dei minori
che svolgono attività sportiva, inclusi appositi adempimenti e obblighi, anche informativi, da
parte delle società e associazioni sportive, tra cui la designazione di un responsabile della
protezione dei minori, allo scopo, tra l’altro, della lotta ad ogni tipo di abuso e di violenza su di
essi e della protezione dell’integrità fisica e morale dei giovani sportivi. Il decreto di cui al primo
periodo prevede l’obbligo della comunicazione della nomina del responsabile della protezione
dei minori all’ente affiliante di appartenenza, in sede di affiliazione e successiva riaffiliazione»
Il quadro regolamentare
1) La Giunta nazionale CONI con delibera del 25/7/2023 ha istituito l’Osservatorio permanente e
redatto il modello di regolamento per FSN/DSA/EPS;
2) l’Osservatorio permanente ha adottato i principi fondamentali per la prevenzione ed il contrasto
dei fenomeni di abuso, violenza e discriminazione;
3) Gli organismi sportivi adottano le linee guida.
La Nostra Associazione
Asd Lancelot ha provveduto ad adempiere all’attuale normativa nazionale, non avendo avuto però la possibilità di sottoporre la nomina del Responsabile contro abusi e l’elaborazione del modello organizzativo e di controllo e del codice di condotta all’Assemblea dei Soci, ha deciso di sottoporre tutto al vaglio del Consiglio Direttivo. E’ stato deciso in tutti i verbali del Consiglio Direttivo che, una volta indetta l’annuale Assemblea dei Soci di aprile gli stessi verranno prontamente informati sulle modalità operative di Safeguarding di Asd Lancelot e tutte le decisione prese verranno sottoposte ai soci in assemblea.
Il Consiglio Direttivo ha votato la nomina di Manuela Molteni come Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni, in quanto persona dotata di competenze comunicative e capacità di gestione delle situazione delicate, oltre che psicologa dell’età evolutiva e psicoterapeuta. E’ stata creata un’apposita mail a cui i soci in caso di bisogno possono riferirsi: lancelotsafeguarding@gmail.com. Infatti in caso di presunti comportamenti lesivi, da parte di tesserati o di persone terze, nei confronti di altri tesserati/e, soprattutto se minorenni, deve essere tempestivamente segnalato (entro le 24 ore) alla Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni tramite comunicazione a voce o via posta elettronica.
Di seguito viene allegato anche il modello organizzativo e di controllo dell’attività sportiva, volto alla prevenzione dell’abuso psicologico, dell’abuso fisico, di molestie, incuria, bullismo e comportamenti discriminatori conforme alle Linee Guida della Uisp, approvato con regolare verbale del Consiglio Direttivo.
Asd Lancelot ha adottato anche il seguente codice di condotta a tutela dei minori e per la prevenzione delle molestie, della violenza di genere e di ogni altra condizione di discriminazione, di seguito allegato e approvato da regolare verbale.
Tutti questi documenti, per i soci che volessero consultarli in forma cartacea sono disponibili anche in Club-house nell’apposita bacheca.
DOCUMENTI PUBBLICATI:
- VERBALE DI NOMINA DEL RESPONSABILE CONTRO GLI ABUSI
- VERBALE DI APPROVAZIONE DEL MODELLO ORGANIZZATIVO E DI CONTROLLO E CODICE DI CONDOTTA
- MODELLO ORGANIZZATIVO E DI CONTROLLO DELL’ ATTIVITA’ SPORTIVA AI SENSI DELL’ART. 16 DEL D. LGS.39/2021
- CODICE DI CONDOTTA
- DICHIARAZIONE DI ASSUNZIONE DELL’IMPEGNO A RISPETTARE LE POLITICHE DI SAFEGUARDING DEI COLLABORATORI DI ASD LANCELOT